Contratto di lavoro atipico

Parliamo dei contratti di lavoro atipici, una tipologia di contratti di lavoro che si sta diffondendo in maniera sempre maggiore da qualche anno a questa parte.

Contratti di lavoro atipici, cosa sono?

Si definisce “atipico” quel tipo di contratto di lavoro subordinato che si contrappone al classico contratto a tempo indeterminato e che da esso si distingue per la durata o per le modalità con le quali la prestazione di lavoro viene “erogata”. Dal 1992 ad oggi nel nostro paese il numero dei lavoratori atipici è aumentato in maniera considerevole, soprattutto nel corso degli ultimi anni, dal 2008 in poi, in seguito alla crisi economica che ci ha colpito e della quale stiamo ancora pagando le conseguenze.

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Andiamo a vedere le principali tipologie di contratto di lavoro subordinato atipico aggiornate al 2015, in maniera da fare chiarezza in questo mondo alquanto “complesso”.

Contratto di apprendistato

Si tratta di un contratto riservato all’assunzione di giovani aventi un’età che va da 15 a 29 anni e che si pone come obiettivo finale quello di permettere al lavoratore di acquisire una certa qualifica, un determinato livello di pratica opppure un certo grado di conoscenza nel suo settore lavorativo tale da potergli garantire un radioso futuro professionale.

Il Dlgs 276 del 2003 ha previsto tre diverse tipologie di contratti di apprendistato:

  • Per l’espletamento dell’istruzione e della formazione, fondamentale per poter conseguire una qualifica professionale. E’ riservato ai giovani da 15 a 18 anni e può avere una durata massima di 3 anni
  • Professionalizzante, che permette di acquisire una certa qualifica tecnica e professionale. La durata massima può essere di 6 anni.
  • Per l’ottenimento di un diploma di scuola superiore, di una laurea o di un master.

Contratto part time

E’ un contratto di lavoro che prevede un impegno massimo di 20 ore a settimana e che ha come finalità quello di dare una certa flessibilità all’azienda nel caso in cui avesse bisogno di un lavoratore non a tempo pieno. Questo contratto spesso viene incontro anche alle esigenze del lavoratore, qualora egli o ella non possa o non voglia impegnarsi in un lavoro a 8 ore al giorno per 5 giorni a settimana (pensiamo alle neo-mamme che vogliono rimanere più tempo a casa con i figli senza per questo rinunciare alla carriera professionale).

Il contratto part time può avere una durata sia a tempo determinato che indeterminato e possiamo vederne tre tipologie:

  • Orizzontale, quando si lavora meno di 8 ore al giorno per 5 giorni a settimana, dunque la riduzione dell’orario settimanale viene fatta applicando un taglio all’orario di lavoro quotidiano;
  • Verticale, quando si lavora per 8 ore al giorno ma per meno di 5 giorni a settimana, dunque la riduzione viene messa in pratica con un taglio al numero di giorni o di settimane all’anno durante le quali si lavora;
  • Misto, quando si uniscono le due caratteristiche viste sopra per dar vita a nuove forme di contratti di lavoro part time.

Tirocinio estivo

Si tratta di un contratto di lavoro riservato ai minori da 15 a 18 anni non compiuti, e ai maggiorenni da 18 anni compiuti e fino a 25 anni. L’obiettivo è quello di dare ai giovani studenti la possibilità di avvicinarsi in maniera graduale al mondo del lavoro. La durata di ogni tirocinio estivo non può avere una durata maggiore di 3 mesi. Dal punto di vista della remunerazione, essa non viene prevista dalla legge ma piuttosto si parla di un “sussidio economico”, il quale in ogni caso non può essere maggiore di 600 euro.

Leggi il nostro approfondimento sul tirocinio estivo.

Contratto di lavoro stagionale

E’ una particolare tipologia di contratto a tempo determinato che ha la durata di una sola stagione. Rientrano in questo elenco ad esempio tutti i contratti di lavoro estivi o invernali. Nel nostro approfondimento parliamo anche di proroga di un contratto lavorativo stagionale e di come può, il datore di lavoro, procedere alla riassunzione del dipendente.

Tutte le informazioni necessarie da conoscere nella nostra guida al contratto di lavoro stagionale.

Lavoro intermittente

E’ un contratto di lavoro con il quale si garantiscono delle prestazioni di lavoro discontinue, ad “intermittenza” appunto. Possiamo distinguere due sotto-tipi di questo contratto di lavoro:

  • Ad obbligo di risposta da parte del dipendente, nel qual caso l’azienda è tenuta a versare un’indennità di disponibilità
  • Senza nessun obbligo di risposta da parte del dipendente, nel qual caso l’azienda non ha alcun obbligo di versare un’indennità di disponibilità

Questa tipologia di contratto di lavoro atipico può essere utilizzato per tutte le aziende che necessitano di lavoratori subordinati solo in determinati periodi dell’anno (ad esempio nei periodi turistici di alta stagione, come quello estivo o invernale, o magari nel corso dei fine settimana).

Lavoro interinale

Si tratta di un contratto di lavoro la cui caratteristica principale è quella della durata a tempo determinato. Il vantaggio per le aziende è quello di avere, per un certo periodo di tempo, un lavoratore subordinato su cui poter fare affidamento senza per questo doversi impegnare nella sottoscrizione di un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Per la persona, invece, il principale vantaggio è quello di potersi impegnare in un certo lavoro (seppur per un periodo di tempo fisso) senza rimanere disoccupato.

Il contratto di lavoro interinale può essere rinnovato per un totale di 4 volte al massimo ed ogni rinnovo può avere una durata fino a 24 ore. Questo tipo di contratto può essere sia a tempo determinato (se il lavoratore si impegna per un certo periodo di tempo a fornire una prestazione lavorativa presso l’azienda utilizzatrice) che a tempo indeterminato (se il lavoratore si impegna a rimanere a disposizione dell’azienda utilizzatrice anche nei periodi in cui non è attivamente coinvolto).

In linea generale possiamo definire un contratto di lavoro come “a tempo determinato” dal momento in cui esso prevede una scadenza (6 mesi, 12 mesi, 18 mesi, ecc). Si tratta di un contratto di lavoro solitamente sottoscritto nel caso in cui ci sia bisogno di un dipendente solo per determinati mesi all’anno, quando si parla di lavori artistici o quando un’azienda abbia temporaneamente bisogno di nuova forza lavoro.

La legge prevede che tale contratto di lavoro debba essere redatto in forma scritta, pena la sua nullità. Nel contratto deve essere chiaramente indicata, tra le altre cose, la durata.

Relativamente al rinnovo, si può fare a patto che anche il lavoratore sia d’accordo (ovviamente) e purché il contratto di lavoro originario abbia avuto una durata inferiore a 3 anni. Anche il contratto di rinnovo deve indicare una data di scadenza fissa.

Qualora il rapporto di lavoro continui anche in seguito alla scadenza di questo secondo contratto, il rapporto diventa “a tempo indeterminato”.

Vantaggi per il lavoratore, per l’azienda e sociale.

Un contratto di lavoro a tempo determinato presenta numerosi vantaggi sia dal punto di vista del dipendente che da quello dell’azienda e da quello sociale. Nel primo caso, il lavoratore può arricchire la propria esperienza lavorativa, il che “fa” curriculum e contribuirà indubbiamente a migliorare la sua futura posizione professionale.

Nel secondo caso, l’azienda può contare su un dipendente per un certo periodo di tempo, senza per questo impegnarsi in un oneroso contratto a tempo indeterminato.

Nel terzo caso, invece, il contratto di lavoro a tempo determinato permette di contrastare il fenomeno dilagante della disoccupazione, in maniera particolare quella giovanile (ma non solo).

Licenziamento

Quando si ha un contratto di lavoro a tempo determinato entrano in gioco tutta una serie di regole particolari che disciplinano il licenziamento del dipendente e che vincolano in maniera particolare in merito alle tempistiche. Per un approfondimento, ti invitiamo a leggere il nostro testo sul licenziamento con contratto a tempo determinato.

Malattia

Nella pagina su contratto di lavoro atipico e malattia, parliamo in maniera approfondita di cosa accade quando un dipendente a tempo determinato chiede alcuni giorni di permesso perché non sta bene, un diritto che non può essere negato, indipendentemente dal tipo di contratto.

Maternità

Tutte le informazioni che è necessario sapere per le donne che rimangono in dolce attesa nel corso di un contratto di lavoro atipico. Informazioni dettagliate e esempi. Leggi il nostro testo sul contratto di lavoro atipico e maternità.

Prestiti per dipendenti con contratto a tempo determinato

Per tutti i lavoratori dipendenti aventi un contratto di lavoro a tempo determinato sono disponibili delle soluzioni di prestito vantaggiose concesse secondo la modalità della cessione del quinto dello stipendio, ci cui parliamo in maniera esaustiva in questo sito web. La caratteristica principale dei prestiti per dipendenti con contratto di lavoro a tempo determinato è relativa alla sua durata, che non può mai essere superiore a quella del contratto di lavoro stesso.

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